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La vaccinazione degli adolescenti

Il Comitato Nazionale di Bioetica (CNB), interrogato in merito dal Governo, ha espresso un parere a sostegno dell’opportunità di estendere la vaccinazione anti COVID-19 anche ai c.d. grandi minori, appartenenti alla fascia d’età compresa tra i 12 e i 17 anni.

L’INFORMAZIONE

Secondo il CNB la vaccinazione degli adolescenti richiede a medici e istituzioni nuove e diverse attenzioni e forme di comunicazione adatte all’età.

L’informazione andrà data da personale medico con specifiche competenze pediatriche e anche sul piano della comunicazione, in contesto ambientale idoneo all’accoglienza degli stessi adolescenti, in modo proporzionato, considerata l’età e la maturità, intesa come sviluppo cognitivo ed emotivo, sul piano fisico, psichico e sociale

Vi deve essere una semplificazione del linguaggio tecnico medico e una chiarificazione degli elementi fondamentali affinché anche l’adolescente possa partecipare ed essere coinvolto con i genitori in modo consapevole nella scelta della vaccinazione

Il CNB auspica che il Ministero della Salute predisponga un’adeguata informazione facilmente fruibile dagli adolescenti sia in modalità on line che in forma cartacea da consegnare al momento della vaccinazione, oltre ad un servizio di domande e risposte con indicazione di figure professionali e siti di riferimento accreditati.

GENITORI ED INSEGNANTI

Inoltre il Comitato sottolinea come la corretta informazione degli adolescenti debba essere accompagnata da azioni di sensibilizzazione e di educazione dei genitori e degli insegnanti, con specifiche iniziative da attivarsi nella scuola che mettano in evidenza l’importanza della vaccinazione non solo per la protezione della salute individuale, ma anche per una tutela solidale della collettività.

CONSENSO E CONFLITTI

Nel richiamare il diritto, internazionalmente riconosciuto, del minore di essere ascoltato e coinvolto nelle decisioni che lo riguardano in base all’età e alla maturità, il CNB considera le diverse situazioni possibili.
– Nel caso in cui l’adolescente voglia essere vaccinato in contrasto con la volontà dei genitori, si richiama la necessità che il grande minore venga “ascoltato da personale medico e che la sua volontà debba prevalere sul dissenso dei genitori, in quanto la volontà del minore coincide……con il miglior interesse della sua salute psico-fisica e della salute pubblica“.
– Qualora i genitori rifiutino la vaccinazione, considerata dal medico clinicamente rilevante, o vi sia dissenso tra i genitori, sarebbe auspicabile il ricorso, ove possibile, ad un comitato di etica clinica ai fini di una consulenza per la chiarificare e possibilmente risolvere le divergenze. Un’altra opzione potrebbe essere la discussione delle diverse opzioni da parte dei soggetti coinvolti con esperti all’interno di uno spazio etico. Rimane in ogni caso, come extrema ratio, il ricorso al Giudice Tutelare.
– Nel caso invece di adolescente che rifiuti la vaccinazione a fronte del consenso dei genitori il Comitato auspica che il minore sia informato da personale medico che la vaccinazione è nell’interesse della sua salute, della salute delle persone prossime e della salute pubblica. Il CNB ritiene corretto dal punto di vista bioetico non procedere all’obbligo di vaccinare in assenza di una specifica previsione legislativa ma evidenzia la necessità di porre comunque in essere misure di salvaguardia della salute pubblica come ad es. la didattica a distanza e come, relativamente alle attività ricreative, l’utilizzo dei tamponi.

(Immagine tratta da www.sanita.puglia.it)

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